BUONA PASQUA!

A Pasqua ogni poeta
abbusca ‘gni morto de fame se ne casca!
La vera settimana santa la passano tutti coloro che devono
mettersi in cucina e preparare il pranzo pasquale.
La partenza alla “grande attrippata” (come si dice a Roma)
parte già di prima mattina con la tradizionale colazione pasquale.
Uova sode (colorate)
salame affettato,
pizza rustica
colomba pasquale
uova di cioccolata
accompagnato il tutto da vermouth, marsala all’uovo, vin
santo.
Ore 10,00 utta la famiglia alla Santa Messa.
Si tira avanti fino alle tredici per poi mettere in tavola:
Tagliolini all'uovo agli asparagi selvatici
Capretto brodettato
Coratella con carciofi
Carciofi alla romana
Patate al forno
Colomba pasquale
Pizza rustica
Fave con il pecorino
Vino rigorosamente rosso, Barbera, Amarone, Primitivo
Crema di fragole al mascarpone
Caffè
Grappa/amaro digestivo/nocino fatto in casa
Quanto sopra per trascorrere alcune ore a tavola in
allegria. Chiudete la giornata, lor signori con una partita a scopa, le signore
a spettegolare e i bambini a tirare calci al pallone!
Esecuzione
Tagliolini all'uovo con gli asparagi selvatici.
Calcolate un mazzetto di asparagi selvatici ogni 4 persone. Lavateli, eliminate le parti legnose e frullate tutto il resto. Passate il centrifugato in una padella con burro e olio extra vergine di oliva (50 gr ogni mazzetto di asparagi + + 2 cucchiai di olio a persona). Aggiungente il sale una spolverata di pepe e una spolverata di noce moscata. Coprite e fate cuocere per cinque minuti.
Cuocete i tagliolini in abbondante acqua salata, scolateli (non eccessivamente) fateli saltare con gli la crema di asparagi e qualche cucchiaio di panna da cucina. Servite caldi.
Capretto brodettato
Per questo piatto si può optare anche per l'agnello.
Tagliatelo a pezzi non molto grandi, e dove potete disossatelo. Fatelo stufare con olio sale e pepe a fuoco basso (si deve cuocere). Quando si sarà ritirato tutto il liquido che la carne avrà tirato bagnarlo con il vino bianco e fatelo rosolare. In un piatto rompete delle uova (3 uova ogni kg di carne), il succo di limone (1 limone ogni kg di carne) sale e una spolveraqta di pepe. Sbattete il tutto e versatelo sul capretto/agnello quando frigge, girate in fretta per non farlo attaccare per un paio di minuti. Togliete il tegame dal fuoco e continuate a girare, l'uovo deve diventare una cremina, attenzione a non riscaldarlo troppo altrimenti farete una frittata. Servite caldo.
Carciofi alla "romana"
Togliete le foglie esterne piu' dure, con un coltellino affilato percorrete un movimento a spirale dal fondo verso la cima del carciofo, togliete il pelo interno e metteteli a bagno in acqua acidula di lone per evitare che diventino neri. Preparate un trito di prezzemolo, menta (a chi piace) aglio. Mettete un pizzico di sale e pepe all'interno del carciofo e una presa del trito preparato, quindi inserite il carciofo in un tegame a testa in giù. Irrorateli con olio, per avere un'ottimo risultato i carciofi devono cuocere in abbondante olio extra vergine d'oliva, aggiungete anche un bicchiere d'acqua (più o meno un bicchiere va bene per almeno 6 carciofi) fateli cuocere coperti e finchè si sarà ritirata tutta l'acqua. Per verificare la cottura pungeteli con una forchetta. Si possono gustare sia caldi che freddi.
Coratella con i carciofi
Tagliare le varie parti della coratella di agnello (polmone , rognoni, fegato e cuore) tenendoli separati tra di loro perchè hanno diversa consistenza e quindi tempi di cottura diversi. In una padella friggete uno spicchio di cipolla e 4/5 carciofi (dipende dalla quantità di coratella) fatti a spicchi. Quando hanno cominciato a friggere aggiungete il polmone a pezzi con un po' di brodo vegetale (ne basta un mezzo bicchiere), fate stufare e dopo una decina di minuti aggiungete il cuore e il rognone, stufate ancora, quindi da ultimo aggiungete il fegato. A questo punto ultimate la cottura aggiungendo un bicchiere di vino bianco. Servite caldo.
Patate al forno
Tagliate della grandezza che desiderate le patate, tenetele a bagno per almeno 15 minuti, scolatele e conditele con sale, pepe, origano o rosnmarino abbondante olio extra vergine d'oliva un bicchiere di vino bianco e un bicchiere d'acqua. Coprite con carta di alluminio e infornate a 200° fino a cottura ultimata. Prima di sfornarle togliete la carta di alluminio e fatele rosolare per qualche minuto. Servite caldo.
Crema di fragole al mascarpone
Occorrente per 6 persone:
4 cestini di fragole
500 gr mascarbone
2 albumi
1 dl di latte
1 limone
100 gr di zucchero
Lavate velocemente le fragole e frullate un cestino e mezzo con mezzo succo di limone, tagliate a pezzetti le rimanenti mettendone da parte alcune per guarnire.
Sbattete il mascarpone con la buccia grattuggiata di un limone e 50 gr di zucchero e il latte.
Sbattete gli albumi a neve, aggiungete lo zucchero rimasto quindi unite il composto al mascarpone amalgamando girandolo lentamente, dal basso verso l'alto, per non smontare gli albumi. Prendete delle coppe e mettete sul fondo la crema di fragole, poi il mascarpone e quindi guarnite con le fragole sane che avevato lasciato da parte.
Per non fare sentire in colpa chi avesse in mente di mettersi a dieta in vista della prova costume, vi segnalo questa poesia di Aldo Fabrizi:
Povera panza mia
Calà de peso è utile e conforta
perchè riempie de soddisfazione,
ma ‘sto riempimento è un illusione
che la panzetta mia nun la sopporta.
Si brontola più forte, quarche vorta,
quel brontolio me dà la sensazione
che le budella vanno in processione
cantanno er coro de la panza morta.
Così ho pensato a facce tatuà
un paro de posate messe a croce
e su la croce ‘st’epitaffio qua:
«Dopo una vita onesta e attrippatella,
stroncate dalla dieta più feroce
quì riposeno in pace le budella.»
Calà de peso è utile e conforta
perchè riempie de soddisfazione,
ma ‘sto riempimento è un illusione
che la panzetta mia nun la sopporta.
Si brontola più forte, quarche vorta,
quel brontolio me dà la sensazione
che le budella vanno in processione
cantanno er coro de la panza morta.
Così ho pensato a facce tatuà
un paro de posate messe a croce
e su la croce ‘st’epitaffio qua:
«Dopo una vita onesta e attrippatella,
stroncate dalla dieta più feroce
quì riposeno in pace le budella.»
AUGURI A TUTTI E ARRIVEDERCI A PRESTO!
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